Secondo te qual è il vantaggio di aver avuto una formazione scolastica bilingue?

Da una formazione bilingue, quale è stata la mia per 12 anni, si possono trarre svariati vantaggi. Il primo è, ovviamente, il più scontato: le notevoli competenze linguistiche, le quali a mio parere sono più avanzate rispetto a coloro che hanno frequentato/ frequentano una scuola italiana. Non solo alla fine del percorso scolastico avrò raggiunto il livello madrelingua (C2) di tedesco, nonostante io sia nata e cresciuta da due genitori che non parlano una parola di tedesco, ma sarò anche in grado di parlare l’inglese con piena sicurezza in un contesto sociale. Ho anche avuto la possibilità di conoscere al meglio i personaggi storici che non solo hanno caratterizzato la cultura italiana, ma anche coloro che hanno formato quella tedesca. A questo ovviamente si collega la conoscenza della letteratura tedesca, poco affrontata in altre scuole, nonostante sia molto importante dal punto di vista della storia della letteratura. E a questi si potrebbero aggiungere altri mille esempi. A parere mio, la scelta di una scuola bilingue offre vaste possibilità di conoscenze relative ad un paese che, pur non essendo il tuo, poi lo diventa.

Cosa ti porti via personalmente dal periodo trascorso alla DSM e a quale apprendimento non vorresti mai rinunciare?

Sicuramente mi porterò via molte cose, tra cui quelle che ho spiegato rispondendo alla domanda precedente, ma se dovessi riferirmi più precisamente alla DSM, la prima cosa che mi verrebbe in mente che porto con me, una volta concluso il mio percorso scolastico, è il modo di pensare. La cosa più bella che ci è stata insegnata indirettamente, perché la si impara sempre meglio, di anno in anno, è il pensiero critico che si sviluppa in noi alunni e alunne. L’importanza che i nostri professori e le nostre professoresse danno al costruirsi una propria opinione individuale ha fatto sì che in ognuno e ognuna di noi si sviluppasse un approccio di riflessione critica rispetto ad ogni testo, articolo e film che vediamo o leggiamo. Il fatto di considerare sia la parte a favore che quella contraria in ogni situazione per poi valutare la più affine al proprio modo di pensare, è una delle cose più importanti nel nostro mondo contemporaneo, poiché in ogni momento ci troviamo davanti a delle scelte e decisioni spesso difficili. Mi ritengo fortuna a frequentare questa scuola, in quanto posso dire che grazie a questa sono diventata una persona con “la mente molto aperta”, dopo aver conosciuto svariati autori e autrici sia tedeschi/e che italiani/e ed essermi confrontata con la loro opinione. Per esempio, quando mi confronto con dei miei coetanei/coetanee che frequentano una scuola italiana, scopro che la loro lezione di inglese è composta dallo studio del “simple past” o di altre regole grammaticali, che noi abbiamo finito di studiare anni fa, mentre durante la mia ora di inglese si affrontano tematiche come “dove si trova il confine tra morale e immorale nel modificare geneticamente un individuo?”

Concludendo, la cosa più bella che porto via dalla DSM è il modo di pensare - logico e critico - che mi è stato offerto negli anni.

Se dovessi convincere dei neogenitori italiani a prendere in considerazione di mandare i propri figli alla DSM, cosa gli diresti?

Direi a questi genitori che amo questa scuola e che sceglierla per i loro figli sarebbe il regalo più bello che possano fare loro.

Alunna della classe 11 (penultima classe del liceo) | Anno scolastico 2022-2023